domenica 26 maggio 2013

Come una bambola rotta...

A volte mi sento come una bambola rotta...
Sapete quelle bambole di porcellana, molto graziose, sempre sorridenti, sempre impeccabili, con capelli perfettamente in ordine e vestitini adorabili?  Ecco, una bambola così! Solo con delle crepe, delle cicatrici e un vuoto lacerante dentro.
Credo non servano ulteriori spiegazioni, credo sia un paragone più che perfetto per descrivere come mi sento.
E non è difficile capire il vuoto da cosa è generato...
Possiamo dire di essere forti quanto vogliamo. Possiamo dire di farcela da soli, senza l'aiuto di nessuno. Possiamo dirlo ad alta voce, sussurrarlo, dirlo come in un passaparola o semplicemente dirlo a noi stessi, ma la verità è che non siamo stati progettati per essere soli...
TUTTI abbiamo bisogno di qualcuno. Qualcuno a cui raccontare le nostre giornate, qualcuno con cui confidarsi, qualcuno che ci sostenga. Qualcuno da amare e che ci ami...Una persona che ci ami esattamente per ciò che siamo!

V.

sabato 6 aprile 2013

Uomo o maschio?

L'ispirazione per il post di oggi mi è stata data dalla mia più cara amica. Si parlava di maschi!
Argomento scontato? Forse. MA io non voglio parlare di quanto son belli, fighi, simpatici, dolci, stronzi eccetera, no! Io voglio parlare dei maschi di ieri e di oggi.
Che differenza c'è? Una differenza abnorme!
Pensiamoci un attimo su e le differenze compariranno da sè, si materializzeranno delle immagini di paragone nella nostra testa. Come faccio a dirlo? Perchè è ciò che succede a me se penso all'UOMO (attenzione a questa parola!!!) che vorrei e alle opzioni che ci sono in giro al giorno d'oggi...
Quanti, dei ragazzi odierni, si possono definire uomini? Maschi si, tutti quanti ma uomini? Uno? Due? Dieci? Cento? Si forse, ma su un campione di MILIONI di maschi!
Pensateci: voi non vorreste un uomo che vi apre la portiera prima di salire in macchina, che vi fa regali anche se non c'è nessuna ricorrenza particolare, che vi scrive lettere d'amore, ha voglia di impegnarsi, fare progetti e immagina voi nel suo futuro? Bene, se la risposta è si allora state pensando a un UOMO di ieri, perchè ad oggi, nel 2013, ne trovi UNO su un milione che fa così...se ti va di culo!
Come sono i maschi i oggi? Ok, pensate all'uomo primitivo: prendete i suoi modi di fare e "appioppateli" ad un ragazzo gay tirato a lucido dalla testa ai piedi, poi aggiungete un pizzico di tamarraggine, perciò immaginate un ragazzo fresco di lampada, pronto per fare l'ennesimo tatuaggio, col cavallo basso dei pantaloni e una parlata da orso, eeeehhhh....TA DAAAAN! Ecco a voi il tipico ragazzo del 2013!!!!
Ora, voi vorreste uno così accanto? Qualcuna probabilmente si fisicamente parlando ma caratterialmente? Vorreste stare con uno che pensa prima agli amici, al calcio, alla playstation o all'x-box, a bere e a drogarsi, alla famiglia e solo infine alla ragazza? Io non dico che la ragazza deve essere al primo posto, soprattutto all'inizio...ma nemmeno all'ultimo santoiddio!!! Per lo meno al pari con gli amici! E son già stata fin troppo buona a metterla al pari e non al di sopra (se si pensa sia quella giusta).
Qualcuno potrebbe dire "Ma sai, i tempi son cambiati, i ragazzi adesso hanno altre esigenze, altre cose per la testa...Non è più come una volta!", vero i tempi son cambiati ma una donna c'è una cosa che pretende non cambi mai nonostante l'avanzare inevitabile del tempo, del progresso, dello sviluppo, della moda ecc...Una donna degna di definirsi tale, pretende innanzitutto RISPETTO (non è così scontato come sembra) e un uomo che sappia corteggiarla, amarla e che provi a capirla.. che ALMENO ci provi!
Io personalmente accanto a me voglio un UOMO non un MASCHIO, ecco perchè forse sono ancora sola...perchè sto aspettando di trovare un uomo, perchè ancora non ho perso del tutto la speranza e perchè probabilmente credo in fondo al mio cuore, che ci sia qualcuno fatto apposta per me da qualche parte, che mi sta cercando.
E questa sera mi sento di dare un consiglio sincero e spassionato a chiunque leggerà questo post: non perdete la speranza! Qualcuno che vi calzi a pennello e a cui voi calziate a pennello nello stesso identico momento c'è, esiste! E' da qualche parte che amgari vi sta cercando, e solo quello potrà essere definito UOMO. Purtroppo, probabilmente, dovrete stare con parecchi maschi prima di incontrare il vostro LUI, ma pazientate, arriverà! Come farete a riconoscerlo? Vi dirò cosa mi disse tempo fa mia nonna (69 anni di donnona adorabile), che sta con mio nonno, suo marito, l'amore della sua vita da 60 anni: "L'amore è complicato, ha un sacco di fasi: l'innamoramento che è il primo a svanire, la passione, l'affetto e l'amore vero e proprio. Capirai di stare con la persona giusta quando una volta passata la passione dei primi tempi, quella tutta di fuoco, ci sarà l'affetto a consolarti, l'affetto del tuo amato che a poco a poco diventerà amore. I momenti difficili ci sono e ci saranno sempre ma con la persona giusta passeranno e tutto sembrerà ancora più bello, e col passare del tempo diminuiranno perchè l'amore accrescerà la sua forza. Capirai chi sarà l'uomo della tua vita quando oltre a tutto questo, nonostante i problemi, nonostante le litigate sarai felice ogni giorno di stare con quella persona, ringraziando di averlo incontrato. Solo allora sarà quello giusto, quelli prima saranno solo dei tramiti per arrivare a lui. E piangerai anche per loro, starai male ma passerà...".

V.

[dedicato a tutte quelle persone che come me vorrebbero un UOMO al loro fianco e che non hanno ancora perso la speranza]

domenica 31 marzo 2013

"Vivere nel ricordo" un libro di V.

"Sognare fa male, mamma?" chiese la piccola Mya.
"Generalmente no." rispose lei.
"E allora quando fa male?" insistette Mya.
"Quando hai la certezza assoluta, che il tuo più grande sogno non si può realizzare in alcun modo." disse Valerie, lì lì per piangere.
Una morsa le strinse il cuore, quasi fino a farlo esplodere. Il ricordo di tutti quei ricordi, di tutti quei momenti, di quelle sensazioni e di quelle emozioni, e il sapere che non avrebbe mai più potuto provarle se non nella sua testa, le spezzava il cuore. Ogni volta che ci pensava, le veniva il magone. e ora, la sua dolce bambina le faceva la domanda più difficile del mondo, domanda alla quale avrebbe tanto voluto rispondere "Sogna più che puoi, i sogni son belli e non ti feriscono mai!". Come si fa a dire ad una creatura pura, che il mondo ancora non ha contaminato, che la realtà è crudele e spesso più forte dei sogni? Valerie scoppiò in lacrime a quel pensiero. Pianse lacrime silenziose, che nessuno poteva vedere o sentire, ma il suo cuore, il suo cuore eccome se le sentiva!

[brano tratto dal libro che sto scrivendo, o meglio, che sto provando a scrivere "Vivere nel ricordo"]

V.

lunedì 25 marzo 2013

E' possibile o sono io?

E' possibile sentirsi soli, nonostante siamo circondati da centinaia di persone?
E' possibile essere consapevoli che finalmente ci sono delle persone che ti vogliono bene sul serio, bene per davvero, e nonostante ciò sentirsi tremendamente soli e, come dire...incompleti?
E' possibile che il bene, che l'amore che queste persone ti danno non basti a colmare un vuoto nel cuore (o almeno credo sia nel cuore) che ti tormenta, ti fa venire dubbi e domande su domande, sfinendoti, togliendoti ogni forza quando arriva la sera?
E' possibile una cosa del genere? E' capitato a qualcun altro? O sono io che sono strana?
Non so, ma mi sento questo incredibile vuoto dentro, come se mancasse sempre qualcosa ma non so cosa. E' una mancanza lacerante e forse colpevole in gran parte della mia scarsissima autostima...
Forse è il fatto che da più di due anni non ho un ragazzo. Non uno qualsiasi, uno di quelli che ti fanno perdere la testa, per cui ti innamori follemente...però, un saggio (saggissimo!!!) proverbio dice "meglio soli che mal accompagnati". Ed è così. Lo insegna la storia, i film, i grandi romanzi e la vita di tutti i giorni. Però forse sto estremizzando talmente tanto questo proverbio (causa le ferite passate e le mille cicatrici che ho riportato) che mi sto perdendo tutto, lo sto estremizzando al punto da rimanere sola, da non riuscire al 100% a fidarmi di qualcuno e quindi ad avere un rapporto come si deve con questo qualcuno...Cos'ho che non va? Me lo chiedo spessissimo e sempre, non ho una risposta.
Io desidero un amore sconvolgente, in senso buono ovviamente, un amore sano, genuino e spensierato ma comunque serio, in grado di sostenere un impegno duraturo, logevo...è forse chiedere troppo? Probabilmente si, ma è ciò che desidero...E molto probabilmente è ciò che colmerebbe al di fuori di ogni aspettativa questo vuoto nella mia anima. Certo, non cerco questa cosa, questo sentimento solo per riempire un buco! Lo desidero sul serio...
Ero la fan n°1 dell'amore, di quello con la A maiuscola e ora sono la cinicità in persona e mi odio per aver permesso a me stessa che qualcuno mi trasformasse in questa roba! Io amo l'amore! L'ho sempre amato e sono sempre stata una grande sostenitrice delle storie d'amore, sia di quelle scontate e prevedibili, sia di quelle impossibili e difficili da far nascere e da far crescere. Perchè è cambiato tutto?!
Voglio solo un uomo (non maschio, non ragazzo, non idiota, non bambino, un UOMO di quelli veri!!!!!), che mi ami per la stravagante ragazza che sono, a volte ingenua, a volte fin troppo matura, spesso sottostimata da se stessa e altrettanto spesso troppo convinta. Voglio qualcuno che mi sappia apprezzare così e voglio che mi ami follemente, che abbia voglia di includermi nella sua vita, di fare progetti, di crescere insieme a me. Non cerco necessariamente un figaccione, ricco, simpatico e intelligente (manco nelle favole a momenti si trovano ahahahhaah), voglio solo un uomo che mi rapisca il cuore al primo sguardo. Impossibile? Forse... Probabilmente...Ok, quasi sicuramente, ma che mi costa sognare? A un sacco di persone capita di veder realizzati i propri sogni, perchè non può essere così anche per me?
A volte mi chiedo se mai arriverà il giorno in cui incontrerò l'amore della mia vita...Mi chiedo quando sarà e come, e inizio a fantasticare...A volte fantastico per ore senza nemmeno accorgermene, ad occhi aperti, e al "risveglio" mi sento sempre più triste...

V.

giovedì 14 marzo 2013

Ci avete mai pensato?

Avete mai pensato quanto sia difficile superare un lutto?
A quanto sia difficile elaborare una perdita?
Soprattutto quando si tratta di una persona cara, una persona che è stata fondamentale per noi.
Come si fa a superare una cosa del genere? Come si fa a stabilire un tempo? Ore, giorni, mesi, anni...chi decide qual è il tempo giusto per andare avanti?
Con quale diritto qualcuno può dirti come o entro quando smetterla di piangere, di sentire la mancanza di questa persona, di dire "basta, è ora di continuare la mia vita, sono cose che capitano"?
Io personalmente non riesco a far tutto di spiccio, io ci metto anni!
Mi invento scuse, mi dico qualcosa che mi convinca che questo qualcuno in realtà nn se n'è andato, semplicemente non lo sto vedendo per un qualche motivo che il mio cervello elabora e me lo butta lì come "scusa" per non pensarci.
Perciò capite? Capite quanto è difficile accettare il fatto che qualcuno a cui abbiamo voluto bene, non ci sia più? Per sempre?

V.

Fermati un attimo.

Fermati un attimo. Chiudi gli occhi. Respira. Fai un respiro profondo, uno di quelli che ti liberano l'anima. Respira. Lo senti il ritmo del tuo respiro? E il ritmo del tuo cuore? Li senti i pensieri affiorare piano piano nella tua mente? Ecco. Scava a fondo, cerca i pensieri riguardanti te stessa, i tuoi sogni e i tuoi desideri più ardenti. Respira, non aprire gli occhi. Concentrati. Le vedi le immagini dei tuoi sogni che si materializzano? Vedi i tuoi desideri chiari e limpidi? Imprimiti quelle forme e quei colori nella testa. Ora senti i suoni, i rumori? Imprimi anche quelli e ad ogni linea associane uno. Respira. Senti il tuo cuore che accelera quando focalizzi queste immagini? Quando associ un suono ad ognuna di esse? Continua a respirare. Immagina. Apri la mente. Il cuore accelera il suo battito. Tum tumtum. Ti vedi? Ti vedi protagonista dei tuoi sogni? Li vedi realizzati? Non scordare questo momento. Non dimenticarlo mai e poi mai, perchè è l'unico momento in cui ti sentirai davvero libera e serena.

V.

giovedì 7 marzo 2013

Come ho fatto a ridurmi così..?

Oggi per caso mi son soffermata davanti allo specchio del bagno. Mi son vista di sfuggita e non ho potuto fare a meno di tornare indietro per guardarmi meglio. Non me ne ero mai resa conto prima ma la ragazza che ho visto, l'immagine che rifletteva lo specchio non ero io. Era di una giovane donna, con un viso dai lineamenti fini e uno sguardo spento, triste..quansi vuoto! Come ho fatto a ridurmi così? Quasi senza voglia e gioia di vivere. Quella voglia e gioia che non sono mai mancate, che son sempre state parte di me, del mio carattere..com'è possibile che siano sparite e che al loro posto ci sia solo il nulla e l'angoscia? Cosa mi è successo??? Possibile che non mi sono accorta di quello che mi stava accadendo? Oppure ho fatto finta di niente perchè era troppo faticoso evitare di entrare in questa condizione? O ancora, ho cercato di non farci caso perchè il dolore per qualcosa era troppo grande per affrontare questo cambiamento? Come ho fatto a ridurmi così? Poco fa ho letto questa frase su facebook:

"Ti guardi allo specchio e non ti riconosci. Troppe delusioni ti hanno cambiata."
 
eccola lì, sotto i miei occhi, la risposta al grande dilemma. Eccola lì la "colpevole" del mio cambiamento...la DELUSIONE.